Pare venga chiamato "bro-job", ovvero il sesso orale che i canottieri maschi si scambiavano nella doccia dopo l'allenamento, negli anni del liceo. O almeno questo mi ha raccontato un amico. Né lui né gli altri compagni di squadra pensavano di essere gay ma, stando ai suoi racconti, spesso indulgevano in questa pratica sessuale dicendosi tuttavia "ehi amico, sia chiaro, non siamo mica gay".
Quando ne parliamo, la conversazione finisce per arenarsi sugli stessi argomenti.Come può un uomo etero fare sesso con un altro e sentirsi ancora etero?L'atto di rimorchiare e desiderare sessualmente qualcuno dello stesso sesso non è la definizione stessa dell'omosessualità?
Jane Ward potrebbe darci qualche chiarimento nel suo nuovo libro "Not Gay: Sex Between Straight White Men" (Non gay: il sesso tra uomini bianchi etero, ndT). Calata nell'intimità dei comportamenti sessuali tra uomini etero, "Not Gay" esplora la maniera nella quale uomini ai quali piacciono le donne arrivano a fare sesso con altri uomini etero. Secondo un comunicato della NYU, "Ward dimostra che il sesso tra uomini bianchi etero consente loro di potenziare la mascolinità e l'identità di maschio bianco in modo da giustificare la propria eterosessualità in un contesto di atti sessuali tra uomini".
Tralasciando il riferimento all'etnia, davvero il sesso omosessuale può potenziare l'eterosessualità di un uomo? Andare con un altro uomo lo rende più etero? O c'entra invece la regola secondo la quale basta un'unica interazione con un omosessuale per etichettarti per sempre come gay? Tutto questo porta alla classica domanda da un milione di dollari: è l'atto oppure è la persona che rende qualcuno gay o etero?
Questo blog è apparso originariamente nell'edizione americana The Huffington Post ed è stato tradotto dall'inglese per l'edizione italiana.